Ricostruire la Vita Economica: La Tua Guida per Affrontare il Sovraindebitamento

Capire il Sovraindebitamento

Il Sovraindebitamento descrive una condizione in cui le obbligazioni finanziarie di un individuo, di una famiglia o di un professionista superano le loro risorse disponibili per rimanere solventi. Questa situazione di squilibrio finanziario cronico porta alla continua incapacità di soddisfare i propri impegni debitori.

Composizione della Crisi da Sovraindebitamento

Esistono diversi strumenti disponibili per gestire una situazione di sovraindebitamento. Tra queste, le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, come Ristrutturazione dei debiti del consumatore, la proposta di concordato minore, liquidazione controllata del sovraindebitato e l’esdebitazione del debitore incapiente, che possono fornire soluzioni efficaci.

L’Importanza della Legge sul Sovraindebitamento

Con la legge sul sovraindebitamento, individui e famiglie possono cercare di risolvere la propria condizione debitoria attraverso un meccanismo simile a una “procedura concorsuale”. Questa procedura consente di “negoziare” un accordo con i creditori. Un tale accordo può fornire un significativo sollievo finanziario, permettendo il saldo e lo stralcio delle posizioni debitorie con istituzioni finanziarie, banche, l’Agenzia delle Entrate, Equitalia, e altri creditori.

Le Disposizioni Legislative

Le procedure di gestione delle crisi finanziarie e da sovraindebitamento hanno subito un profondo cambiamento con l’introduzione del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII). Questo strumento legislativo, che ha modificato ed abrogato la precedente legge fallimentare nonché la legge sul sovraindebitamento, offre alle imprese ed alle persone fisiche la possibilità di anticipare e affrontare lo stato di crisi, evitando che la situazione si aggravi progressivamente.

La legge che istituisce il CCII è stata emessa il 12 gennaio 2019 con il D.Lgs. n. 14/2019, tuttavia non è entrata in vigore nell’agosto 2020 come previsto, ma è diventata efficace solo il 15 luglio 2022 con la pubblicazione del D.Lgs. n. 83/2022. Questo ritardo di quasi due anni è stato causato principalmente dalla crisi pandemica di COVID-19 e dall’esigenza di integrare la direttiva Insolvency 2017/1132 emessa dall’Unione Europea.

Chi Può Beneficiare della Composizione della Crisi da Sovraindebitamento?

Questo strumento è disponibile per coloro che non sono soggetti alla procedura fallimentare, inclusi consumatori, professionisti, artisti, lavoratori autonomi, società professionali, imprenditori commerciali “sotto soglia”, enti privati non commerciali come associazioni e fondazioni riconosciute, organizzazioni di volontariato, associazioni sportive, Onlus, imprenditori agricoli, ecc.

Il Processo di Composizione della Crisi

Il debitore può presentare un’istanza direttamente ad un Organismo di Composizione della Crisi accreditato presso il Ministero della Giustizia presente nel circondario del Tribunale competente o ove l’OCC non fosse presente ci si può rivolgere al Presidente del Tribunale, il quale provvede alla nomina di un Ente o Professionista abilitato. L’obiettivo è di raggiungere una ristrutturazione dei debiti che preveda una soddisfazione anche parziale dei creditori, fatta eccezione per la procedura di debitore incapiente, che ha introdotto la possibilità per il debitore in caso di particolari situazioni di meritevolezza del soggetto indebitato di ottenere una pronuncia di inesigibilità dei proprio debiti.

Esdebitazione: Liberarsi dai Debiti

Il debitore, in ogni caso, ed a seguito del corretto adempimento del piano di ristrutturazione, può beneficiare della c.d. “esdebitazione”. Questo termine indica l’esclusione definitiva da tutti i debiti residui che non sono stati pagati. È importante notare che l’esdebitazione non può essere concessa in determinate situazioni, come quando il debitore ha contribuito colposamente alla situazione di sovraindebitamento o ha agito in frode ai creditori.

Le Procedure di Composizione della Crisi

Le Procedure di Composizione della Crisi prevedono diverse strade per gestire e potenzialmente superare le difficoltà finanziarie. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza prevede quattro procedure principali:

1. Ristrutturazione dei debiti del consumatore: Questa procedura offre al consumatore sovraindebitato la possibilità di proporre un piano per la ristrutturazione dei debiti. Questo piano, che deve essere realistico e sostenibile, viene presentato ai creditori e, se approvato, consente al debitore di rimanere nel controllo dei suoi beni mentre ripaga i debiti.
2. Proposta di concordato minore: Questa procedura è indirizzata a coloro che non riescono a far fronte ai propri debiti ma che, tuttavia, hanno la capacità di offrire ai creditori una quota dei debiti o che intendo proseguire la propria attività. In questo caso il debitore può proporre un piano per pagare una percentuale dei debiti nel corso del tempo. Se la proposta viene accettata dalla maggioranza dei creditori, diventa vincolante per tutti.
3. Liquidazione controllata del Sovraindebitato: Questa procedura è rivolta a coloro che non possono far fronte ai propri debiti corrispondendo una quota del proprio reddito ai creditori. Pertanto, mette a disposizione della procedura i beni mobili ed immobili dallo stesso posseduti. Il liquidatore che viene nominato si occuperà quindi, di vendere i beni del debitore e utilizzare i proventi per ripagare i creditori. Una volta che tutti i beni sono stati venduti e i proventi distribuiti, i debiti residui vengono cancellati.
4. Esbdebitazione del debitore incapiente: Questa è l’ultima risorsa per i debitori che non hanno alcun patrimonio o reddito e non hanno la capacità di ripagare i debiti. In questo caso, come già detto, il debitore può chiedere al tribunale di essere esdebitato, cioè di essere liberato dai debiti. Questa procedura comporta l’analisi della situazione finanziaria del debitore e la conferma che non esistono prospettive realistiche di miglioramento della situazione. Se l’esdebitazione viene concessa, il debitore viene liberato da tutti i debiti.

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