Come verificare una cartella esattoriale

Come verificare una cartella esattoriale e accertare le ingiunzioni di pagamento pervenute dall’Agenzia delle Entrate.

L’arrivo di una cartella esattoriale, soprattutto in un periodo storico così complesso come quello a cui stiamo assistendo, rappresenta una dura gatta da pelare per chiunque. Un piccolo imprenditore che sta vivendo un periodo poco florido da un punto di vista economico, oppure un semplice cittadino alle prese con spese molto ingenti, potrebbero trovarsi abbastanza spaesati e preoccupati in merito. Vi è infatti il timore di non riuscire ad estinguere il debito con l’Agenzia delle Entrate, oppure di rimanere al verde dopo aver prontamente effettuato il pagamento richiesto. In questo caso viene meno quel senso di prontezza e lucidità nel constatare se l’atto sia realmente legittimo.

Questo è uno dei motivi per cui noi di Salvadebitori diamo un supporto a 360 gradi al cittadino, il quale può beneficiare dell’assistenza di professionisti seri e soprattutto qualificati nel settore tributario. Ma allo stesso tempo prendere coscienza della materia è un primo passo importante verso la risoluzione del problema. Ecco perché in questo articolo andiamo ad osservare come verificare una cartella esattoriale.

Come verificare una cartella esattoriale

Per ovvi motivi questa intimidazione di pagamento verso la Pubblica Amministrazione non può che dare un enorme fastidio alla persona che la riceve. Come riferito pocanzi si tratta di un documento di notifica che l’AdE invia ai soggetti per conto di enti pubblici che ne sono creditori, ad esempio i comuni stessi, l’Inps ecc. Il più delle volte si tratta di tasse o multe che non sono state saldate, le quali vengono estinte tramite il bollettino Rav incluso nella cartella consegnata presso la propria abitazione.

Come verificare una cartella esattoriale

Tuttavia il debitore, prima di effettuare il pagamento, ha il diritto di constatare la legittimità di tale cartella, in modo tale da appurare la validità della richiesta, oppure se la somma presente risultasse più alta di quella dovuta per legge.

Notifica cartella esattoriale, cosa fare?

Non appena viene recapitata una cartella esattoriale bisogna provvedere immediatamente alla sua verifica. Difatti può succedere che la quota in sé risulti prescritta oppure pagata in precedenza, e quindi non legittima. Inoltre, superati i due mesi dalla notifica, l’Agenzia potrà avvalersi del pignoramento dei beni per riscuotere la cifra richiesta in caso di mancato avvio del contenzioso.

Quindi bisogna visionare l’estratto conto presso l’Agenzia delle Entrate, contenente un excursus sulle cartelle e i vari pagamenti, effettuati e non, nel corso degli anni. Per averlo a disposizione sono due le strade da percorrere:

  1. Rivolgersi direttamente all’agenzia
  2. Affidarsi ad un commercialista.

Riguardo al primi punto è possibile presentarsi presso uno degli uffici aperti al pubblico presenti i tutta Italia, oppure visitare il sito ufficiale dell’Agenzia Riscossione Entrate. L’alternativa è il proprio commercialista, il quale farà da tramite tra le due parti. In seguito sarà possibile visionare attentamente le carte in modo tale da effettuare, qualora vi siano i presupposti, un’opposizione a cartella esattoriale (o sgravio cartella esattoriale).

Queste delucidazioni su come verificare una cartella esattoriale sono valevoli anche nel caso in cui non risultasse pervenuta alcuna comunicazione da parte dell’ente creditore. Buona prassi difatti è quella di appurare comunque la presenza di debiti con l’AdE, onde evitare spiacevoli conseguenze. Non a caso, non di rado, l’apparato burocratico ha dato prova della sua inefficienza, con cartelle non consegnate ai soggetti interessati, considerate quindi come ignorate, oppure nell’eventualità di cartella esattoriale per multa non pagata. Ciò potrebbe comportare atti di pignoramento dei propri beni. Quindi è consigliabile eseguire controlli periodici.

 

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