In linea di principio, l’anatocismo può essere definito come la produzione di interessi, detta anche capitalizzazione, da altri interessi scaduti. In sostanza, il tasso di interesse che dovrebbe essere applicato solo sul semplice capitale viene in realtà applicato al capitale maggiorato degli interessi già maturati precedentemente, con la conseguenza di provocare una produzione di interessi esponenzialmente sempre più elevata.
In ambito bancario, questo sistema consiste nel far si che gli interessi che maturano su di un conto corrente vengano addebitati dagli istituti di credito direttamente sul conto stesso divenendo una somma sulla quale successivamente maturano ulteriori interessi. Più precisamente, le banche italiane erano solite liquidare gli interessi a debito dei correntisti con cadenza trimestrale mentre quelli a credito con cadenza annuale.
Questo calcolo che le banche ponevano in essere, anche conosciuto come capitalizzazione trimestrale degli interessi, veniva effettuato solo sui saldi di conto corrente passivi dei correntisti e provocava un disallineamento nella maturazione degli stessi rispetto a quelli di conto corrente attivi censurato anche in sede di Cassazione in quanto ritenuto in contrasto con l’art. 1283 c.c.